Il vero fascismo non è prendere a manganellate chi la pensa diversamente. Il vero fascismo è la normanità dell'odio; tanto normale da non sembrare nemmeno più odio ma solo un'opinione come un'altra. In questo l'Italia è rimasta un paese fascista.


lunedì 30 maggio 2011

Milano torna radical-chic...



Basta con i completi gessati da agente Tecnocasa!
Basta con le cravatte regimental simil nobiltà anglosassone!
Basta con i volgari e inquinanti SUV!

Finalmente torneranno le Clarks  e i golf in cachemire (solo triplo filo, of course!) a bordo di ben più discrete ed eleganti Aston Martin…

Aloha!

sabato 28 maggio 2011

Bye bye, Gil

Gil Scott-Heron
(Chicago, 1 aprile 1949 – New York, 27 maggio 2011)

Suo il famosissimo “uno, dos… uno, dos, tres, quatro”, incipit di "The bottle” , campionato anche nei peggiori studi di registrazione di Caracas…

Io sono particolarmente affezionato a “B-movie” tratto da “Reflections” del 1981.

R.i.p.

domenica 8 maggio 2011

Risotto con asparagi e concerto, what else?


Risotto con asparagi
Ingredienti (per 4 persone) : riso carnaroli 400 gr., asparagi 1 kg., brodo vegetale 1,2 lt., parmigiano reggiano grattugiato 4 cucchiai da tavola, burro 60 gr., olio 1 cuchiaio da tavola, sale e pepe q.b.

Preparazione : lavare gli asparagi, eliminare la parte più coriacea vicino alle radici. Tagliare le punte e tenerle da parte. Tagliare il tronco degli asparagi a piccoli pezzetti e tenerli da parte. Fare sciogliere 30 gr. di burro in due tegami e quando sarà leggermente colorito inserire in uno le punte e nell’altro i pezzetti; salare, pepare e aggiungere poca acqua. Cuocere le punte al dente, circa 10 minuti, e tenerle da parte.
Portare a cottura gli asparagi a pezzetti finché saranno ben cotti 15/20 minuti quindi renderli una crema con un frullatore a immersione e tenerli da parte.
In una casseruola fare sciogliere 30gr. di burro e due cucchiai d’olio e tostare il riso quindi iniziare ad aggiungere un paio di ramaioli di brodo. Proseguire la cottura aggiungendo un po’ di brodo alla volta.
A ¾ della cottura aggiungere un po’ di crema di asparagi, è difficile dare una quantità precisa ma la crema deve avvolgere il riso senza annegarlo.
A fine cottura aggiungere il burro rimasto freddissimo, il parmigiano e amalgamare bene. Eventualmente aggiustate di sale.
Fare riposare coperto per un paio di minuti e poi servire nei piatti con le punte degli asparagi come decorazione.
Se dopo il riposo il risotto non dovesse risultare abbastanza morbido aggiungete pochissimo brodo caldo.

La qualità del risotto era inversamente proporzionale a quella della foto che così indegnamente lo raffigura.

Il Bitte è un circolo ARCI dall’atmosfera berlinese in via Watt (zona Navigli) ma fuori dalle rotte della pseudo-movida milanese palestrata e lampadata.
Sul palco i Peter Sellers & The Hollywood Party, storica band milanese della nouvelle vague neo psichedelica di fine anni ’80, alla loro terza apparizione live dopo uno iato di oltre vent’anni.
Il mio sarebbe ovviamente un parere di parte quindi non lo scriverò. Dirò solo che non c’è alcuna ombra di stantia nostalgia nell’esecuzione dei vecchi brani e che quello nuovo, “In the city”, è proprio bello, e questo mi basta.

Aloha.

p.s.:
Avviso ai musicanti: Pregasi di non togliere dalle future set list “Chaotic Shampoo & Strange Rock 'N' Roll”, please… eh…eh…eh…

domenica 1 maggio 2011

Matisse @ Museo di Santa Giulia, Brescia


Devo dire che, dopo la recente e cocente delusione provata per la visita a “Arcimboldo” presso il Palazzo Reale di Milano, ho affrontato “Matisse – la seduzione di Michelangelo” con molto scetticismo. Invece l’esposizione vista ieri a Brescia nella suggestiva struttura dell’antico monastero benedettino femminile che ora ospita il Museo di Santa Giulia è stata una delle più appaganti visitate quest’anno.

L’opera del poliedrico artista francese è ben rappresentata dalle oltre 180 opere esposte e che vanno dalla primitiva ma intensa statua in bronzo de “Il servo” del 1903 al meraviglioso arazzo “Polinesia, cielo” realizzato nel 1950, solo quattro anni prima della sua scomparsa a 85 anni.
Nel mezzo un turbinio di stili, tecniche e materiali a testimonianza dell’inesauribile desiderio di ricerca di Matisse.
Numerose le litografie, tra cui spiccano “Nudo seduto con braccia distese” del 1925 e “Grande maschera” del 1944.
Altrettanto presenti i bronzi come “La Serpentina” del 1909 e “Nudo disteso” del 1927, uno dei temi più ricorrenti.
Semplicemente commoventi le due grandi stampe su lino “Oceania, mare” e “Oceania, cielo” del 1946.
La conturbante ed evocativa serie dedicata alle odalische, dipinte nella prima metà degli anni ‘20 dopo alcuni viaggi in Tunisia e Marocco.
I gouache che tanto hanno reso famoso Matisse ma che non sono tra le mie opere preferite.
Un’interessante quanto unica vetrata realizzata in vetro trasparente colorato e smerigliato legato con il piombo.

Un’esposizione che vale assolutamente il viaggio a Brescia.

E a coronamento di questa soddisfacente visita un gustoso pranzo in quel di Erbusco…