Il vero fascismo non è prendere a manganellate chi la pensa diversamente. Il vero fascismo è la normanità dell'odio; tanto normale da non sembrare nemmeno più odio ma solo un'opinione come un'altra. In questo l'Italia è rimasta un paese fascista.


venerdì 31 agosto 2012

Pesce persico al curry con riso basmati



Ingredienti :
Per il pesce : pesce persico 4 tranci da 150 gr. circa cadauno, farina q.b., 2 cucchiai da tavola di olio evo, 2 cucchiaini di curry in polvere.
Per il riso : 400 gr. di riso basmati, 600 gr. d’acqua, una stecca di cannella (4 cm. ca.), 10 chiodi di garofano, 10 bacche di ginepro, un pizzico di sale, un cucchiaio d’olio evo.
Per la salsa : burro chiarificato 50 gr., 2 cucchiai da tavola di olio evo, cipolla bianca 200 gr., sedano 100 gr., 1 spicchio d’aglio, 2 cucchiaini da caffè di pasta di curry piccante (“Patak’s” o “Rajah”), 2 foglie di alloro, ½ cucchiaino da caffè di timo, ½ cucchiaino da caffè di noce moscata grattugiata, 1 cucchiaio da tavola di prezzemolo fresco tritato, 1 cucchiaio da tavola di basilico fresco tritato, 1 cucchiaio da tavola di curry in polvere, farina 50 gr., brodo vegetale 1 lt., panna 200 gr., sale q.b..
 
Preparazione :
Salsa : mettere in una casseruola il burro, l’olio, la cipolla, il sedano e l’aglio tritati e farli appassire a fuoco moderato per 5 minuti coperti con un coperchio. Aggiungere la pasta di curry, l’alloro, il timo, la noce moscata, il prezzemolo, il basilico mescolare con cura e fare stufare, sempre a fuoco moderato, coperto per altri 5 minuti. Miscelare la farina con il curry in polvere e aggiungerlo nella casseruola. Mescolare bene, otterrete una sorta di impasto che farete insaporire per 5 minuti. Nel frattempo portare a ebollizione il brodo e aggiungerlo al composto mescolando con molta cura e facendo attenzione che non si formino grumi. Quando si sarà ottenuta una salsa fluida, portare a ebollizione, togliere l’alloro e fare cuocere a fuoco moderato per 45 minuti. Quindi frullare la salsa con un frullatore a immersione, filtrare il composto con un chinoise e una volta ottenuta una salsa liscia aggiungere la panna, aggiustare di sale e appena riprende bollore togliere dal fuoco e lasciare coperto. La salsa è pronta.
Riso : preriscaldare il forno a 200°. Risciacquare sotto acqua corrente fredda il riso finché l’acqua non sarà diventata limpida. Porre in una casseruola d’acciaio che poi possa essere messa in forno (niente manici di plastica o legno) l’acqua, la cannella, i chiodi di garofano, le bacche di ginepro, un pizzico di sale e portate a ebollizione. Con una schiumarola togliete la cannella, i chiodi di garofano, le bacche di ginepro e aggiungete il riso. Mescolare e portare a ebollizione quindi aggiungere l’olio e sigillare la casseruola con un foglio d’alluminio. Mettete in forno per 12/15 minuti, dopodiché il riso sarà pronto.
Pesce : versare in una padella molto larga e con i bordi bassi l’olio e portarlo a circa 160°. Miscelare farina e curry quindi passarci dentro i tranci di pesce. Eliminare la farina in eccesso e mettere il pesce nella padella. Fare rosolare il pesce fino a quando si sarà formata una leggera crosticina, circa 3 minuti per lato.
 
Buon appetito.

domenica 26 agosto 2012

Bagel con salmone e formaggio

Questa mattina mi sono cimentato nella preparazione dei bagel, il risultato è stato eccellente e per parafrasare Robert Duval in Apocalypse Now: "Mi piace l'odore dei bagel appena usciti dal forno... profumano di vittoria".
E' stato un ottimo pranzo domenicale: leggero e gustoso.
Ecco come ho preparato il tutto...
 

Ingredienti (per 7 bagel): farina manitoba 500 gr., lievito di birra fresco ½ cubetto, zucchero semolato 50 gr., sale 10 gr., acqua tiepida 350 gr., olio q.b., latte q.b., semi a piacere (sesamo, finocchio, papavero, etc.), salmone affumicato, formaggio spalmabile (certosa o stracchino), cipolla di tropea tagliata a velo, capperi di Pantelleria precedentemente dissalati, vodka q.b..
 
Preparazione : in una capace ciotola sciogliere il lievito e lo zucchero nell’acqua. Aggiungere la farina, il sale e impastare fino a ottenere un composto elastico e che non rimane attaccato alle dita. Formare una palla, ungerla leggermente d’olio, coprirla con un panno umido e lasciarla lievitare per due ore o finché l’impasto non sarà raddoppiato di volume.
Mettere a bollire dell’acqua in una pentola capiente e preriscaldare il forno a 180°.
Dividere l’impasto in 7 parti uguali e formare delle ciambelle (bagel) con un buco di circa 5 cm.
Ponete 2 o 3 bagel  nell’acqua che deve appena sobbollire. I bagel affonderanno per tornare a emergere dopo un paio di minuti, a questo punto contare 3 minuti di cottura per lato. Scolare i bagel con una schiumarola e porli su un canovaccio umido.
Spennellare la parte superiore dei bagel con un po’ di latte e spolverizzarli con i semi che si preferiscono.
Disporre i bagel su un foglio di carta da forno e infornarli per 20 minuti, quindi farli ben raffreddare prima di farcirli.
Tagliare orizzontalmente i bagel, spalmare il formaggio solo sul lato interno inferiore, ricoprire con il salmone affumicato (abbondate e non fate gli spilorci), aggiungere la cipolla, qualche cappero, una spruzzata di vodka e coprire con l’altra metà del bagel.
 
Buon appetito.
 
p.s.: i bagel si possono farcire a piacere, come qualsiasi panino.

martedì 21 agosto 2012

Django Django - Django Django

Django Django - Django Django
[Because Music, 2012]

Spensierato è l’aggettivo che credo più si addica al primo lavoro sulla lunga distanza dei Django Django, quartetto di Dalston, in quel di Londra.

La band inglese attinge da talmente tanti generi e sottogeneri che, per fortuna, è praticamente impossibile appiccicarle un’etichetta come si fa a qualsiasi prodotto di consumo.
Il debito che i Django Django pagano alla Beta Band è pesante ma si può capire considerando che il batterista, Dave Maclean, è il fratello di John Maclean, tastierista del gruppo scozzese.
La lista dei debiti, però, è lunghissima, varia e molto articolata perché il gruppo di Vinny Neff e soci cita a più non posso ma lo fa con garbo e gusto miscelando con abilità generi e artisti tra i più disparati.
I rimandi ai Devo sono ben evidenti in Default, ancora la band di Akron, insieme ai Beach Boys, è ben presente nel surf-pop di Hail Bop, in WOR Ennio Morricone gentilmente ringrazia per il tributo, come ringraziano Crosby, Stills, Nash & Young per gli impasti vocali di Silver Rays, la fluente barba di Sam Beam (Iron & Wine) abbraccia Hand Of A Man, uno spruzzo di etnicità caratterizza la strumentale Skies Over Cairo, ma la lista degli artisti citati qua e là anche per pochissimi istanti è veramente lunga.
Il tutto è legato, tenuto insieme, da un uso sapiente e mai invasivo dell’elettronica.

Un album molto fresco, direi estivo, anche se la pubblicazione risale allo scorso febbraio, che si ascolta con piacere. Musica che, una volta tanto, non fornisce la scusa per farsi troppe seghe mentali.

Buon ascolto.

giovedì 16 agosto 2012

Dead Can Dance - Anastasis

Dead Can Dance - Anastasis
[PIAS Recordings, 2012]

Se i miei ricordi scolastici non m’ingannano anastasis, in greco, significa resurrezione e, dopo 16 anni dal loro ultimo album insieme, il sodalizio artistico tra Lisa Gerrard e Brendan Perry risorge. E lo fa alla grande.
L’album inizia con la solenne Children Of The Sun, la voce di Perry è quella del Jim Morrison ammaliatore di The End, gli arrangiamenti per archi e fiati sono semplicemente splendidi.
È la volta di Gerrard a deliziarci le orecchie con il canto, in chissà quale lingua mediorientale, ieratico e ispiratissimo di Anabasis (ispirata dall’omonima opera di Senofonte?) sostenuto da una base musicale dall’incedere lento e ineluttabile, e della successiva Agape, con violini e saz in bella evidenza.
Seguono Amnesia, anche qui archi e fiati di grande impatto, Kiko, medievale e orientaleggiante, Opium, elettronica e sinfonica sarebbe perfetta come colonna sonora, Return Of The She-King, epica ed evocativa, e la conclusiva All In Good Time.
Anastasis mi ha dato l’impressione che la coppia australiana sia ormai in possesso di una grande tranquillità interiore e della consapevolezza di produrre musica sempre ad altissimi livelli, e con i tempi che corrono non mi pare cosa da poco.
Uno dei migliori prodotti pubblicati nel 2012.
Buon ascolto.

lunedì 13 agosto 2012

French carrozza

L'ho chiamato "French carrozza" perché è un ibrido tra il French toast e la mozzarella in carrozza.
 

Ingredienti (per 4 persone) : 4 uova intere, latte 180ml., 8 fette di pane per tramezzini (quello bianco senza crosta), senape di Digione forte, prosciutto cotto affumicato 120gr., 8 fette di formaggio edammer, cornflakes q.b., burro 30gr., sale e pepe.

Preparazione : preriscaldare il forno a 180°.
In una bastardella sbattere le uova, il latte, il sale, il pepe e tenere da parte.
Spalmare la senape su un lato di 4 delle fette di pane, sovrapporre una fetta di formaggio poi il prosciutto e ancora il formaggio quindi coprire con le altre 4 fette di pane.
Porre i toast in una pirofila e irrorarli con le uova sbattute, girarli e poi panarli nei cornflakes tritati grossolanamente.
In una grande padella antiaderente fate sciogliere il burro quindi rosolate i toast circa un minuto per lato. Una volta dorati porli in una teglia e infornarli per circa dieci minuti, a metà del tempo girarli. Quando si saranno leggermente gonfiati sono pronti.

Buon appetito.

sabato 11 agosto 2012

Bramantino a Milano



Sfidando la canicola milanese, ieri pomeriggio ho visitato, presso la Sala del Tesoro e la Sala della Balla del Castello Sforzesco, la mostra dedicata a Bartolomeo Suardi, detto il Bramantino.

La mostra è autoprodotta dal Comune di Milano e rientra in un più vasto progetto di rivalutazione e divulgazione dell’importante e corposo patrimonio artistico e culturale milanese.
Come la mostra Addio Anni ’70 anche questa sul Bramantino è gratis e in un momento così buio e incerto per il Paese è veramente con grande piacere che si apprezza questo genere di iniziativa che si era completamente perduto durante i cinque anni della sciagurata gestione Moratti.

La sede sforzesca, oltre a essere sempre particolarmente suggestiva, era anche l’unica possibile a ospitare la mostra per la presenza di due gruppi di opere praticamente non spostabili: l’affresco che raffigura Argo, il mitologico guardiano, nella Sala del Tesoro e la serie di dodici arazzi che rappresentano i mesi dell’anno, eseguiti da tale Maestro Benedetto su disegni del Bramantino, le cui dimensioni – circa 5 metri per lato – ne rendono molto difficile il trasloco dalla Sala della Balla ad altre sedi.
Le altre opere esposte, tutte a carattere religioso, provengono esclusivamente da sedi del patrimonio artistico cittadino come la Pinacoteca di Brera, la Biblioteca Ambrosiana e solo un’opera, un San Sebastiano, proviene da una collezione privata.

È un’esposizione semplice, senza sfarzo né fronzoli, a riprova che se c’è la sostanza per organizzare un evento di sicuro interesse e valore non occorrono fiocchi e lustrini ma solamente mettere in funzione i neuroni e rimboccarsi le maniche.

Tutte le opere esposte più altre ancora sono contenute nell'interessante e molto ben realizzato catalogo pubblicato per l'occasione.
Bramantino a Milano è visitabile fino al 25 settembre 2012 dal martedì alla domenica dalle 9:00 alle 17:30, l’ultimo ingresso è alle 17:00.

Buona visita.

venerdì 3 agosto 2012

Parmigiana veloce-veloce

ecco il mio pranzo di oggi, slurp...!


Ingredienti : melanzane al forno, pomodori confit, scamorza, filetti d'acciuga sott'olio, olive taggiasche.

Preparazione : ho fiducia nel vostro intuito...


Buon appetito.   

giovedì 2 agosto 2012

Bologna, 2 agosto 1980 - 2 agosto 2012


Mentre ogni anno che passa il ricordo tende sempre più ad affievolirsi, ma serebbe meglio dire che viene artatamente fatto affievolire, i dieci piani di morbidezza di via Negri (il Giornale) ricordano il 32° anniversario della strage della stazione di Bologna attraverso la lettera di chi è stato condannato all'ergastolo (ma vive in regime di semi libertà) per aver commesso l'attentato, Giuseppe Valerio Fioravanti.

Una vera vergogna che solo un Paese semi civile come l'Italia può permettere e sopportare!