Il vero fascismo non è prendere a manganellate chi la pensa diversamente. Il vero fascismo è la normanità dell'odio; tanto normale da non sembrare nemmeno più odio ma solo un'opinione come un'altra. In questo l'Italia è rimasta un paese fascista.


lunedì 18 giugno 2012

Trancio di pesce persico croccante su salsa di peperoni


Il mio pranzo di oggi.

Ingredienti : 4 tranci di pesce persico da circa 150 gr. cad., peperoni rossi 300 gr., cipolla bianca 50 gr., rosmarino, salvia, maggiorana, timo, origano, bacche di ginepro, pepe nero in grani, semi di sesamo, 2 foglie d’alloro, 4 fette di pancarré, burro 30 gr., olio evo 50 gr., sale e pepe q.b.

Preparazione : tritare finemente con un trita spezie rosmarino, salvia, maggiorana, timo, origano, bacche di ginepro, pepe nero in grani. In un mixer tritare grossolanamente il pancarré, quindi mischiare il pane, le erbe aromatiche e i semi di sesamo in una pirofila.
Lavare, mondare, fare a tocchetti i peperoni, quindi farli cuocere a fuoco vivo con 2 cucchiai d’olio e l’alloro per circa 15 minuti poi frullarli dopo avere tolto l’alloro. Passare la crema a un colino con le maglie strette in modo da separare i residui delle bucce. Tenere da parte la crema ottenuta.
Panare i filetti di persico e farli ben dorare su tutti e due i lati in un tegame con il burro e l’olio rimasto.
Mettere la salsa di peperoni a specchio sui piatti individuali e porvi sopra i tranci di pesce, guarnire con qualche rametto di timo o maggiorana, un filo d’olio evo e servire.

Buon appetito.

martedì 12 giugno 2012

Patti Smith - Banga

Patti Smith - Banga
[Columbia, 2012]


Otto anni, otto lunghissimi anni in cui “la vecchia” non ha tirato fuori un album di canzoni originali e ha continuato a rimestare dal vivo - con alterne fortune, dalla sciagurata collaborazione con gli aretini de “La Casa del Vento” all’eccelso concerto tenuto alla Salle Pleyel  di Parigi nel gennaio del 2011, forse il suo migliore a cui ho presenziato in più di trent’anni di militanza tra i suoi più sfegatati sostenitori - il proprio repertorio.

Devo onestamente dire che le aspettative non erano molto alte ché April Fool, il singolo scelto per promuovere l’imminente uscita dell’album, era una canzonetta che, a parte il grande lavoro chitarristico di Tom Verlaine, non lasciava il segno anzi faceva intravedere cupi orizzonti artistici.
“Banga”,  invece, si rivela uno dei migliori, forse il migliore, album che la sessantaseienne artista di Chicago ha pubblicato dopo il suo ritorno sulle scene nel 1988.

12 sono i brani che lo compongono, 11 originali e la cover di After The Gold Rush di Neil Young.

Spiccano, secondo le mie modestissime orecchie, Fuji-San (potenziale singolo di sicuro successo scritto insieme a Lenny Kaye), la title track Banga (dedicata al cane di Ponzio Pilato e che vede ai tamburi Johnny Depp), Maria (bellissima ballata scritta insieme al bassista Tony Shanahan e dedicata all’attrice Maria Schneider che Patti conobbe a Parigi nel 1976), Mosaic (brano dal sapore mediorientale scritto con il dandyssimo batterista Jay Dee Daugherty che qui si esibisce anche in un pregevole assolo al mandoloncello), Tarkovsky (The Second Step Is Jupiter) (dedicata al regista russo su base musicale di Sun Ra e con il figlio Jackson che si produce in un malatissimo assolo), Nine (che sfoggia un immenso Tom Verlaine a tessere il suo inconfondibile tappeto chitarristico), Seneca (splendida ninna-nanna dedicata al figlio del suo amico e regista Steven Sebring) e Constantine’s Dream (ispirato da un affresco di Piero della Francesca e che raggiunge la tensione di Radio Ethiopia/Abyssinia).

Una curiosità, “Banga” è stato pensato e pianificato da Patti Smith e Lenny Kaye durante una crociera a bordo della Costa Concordia nel marzo del 2009.

Buon ascolto.