Il vero fascismo non è prendere a manganellate chi la pensa diversamente. Il vero fascismo è la normanità dell'odio; tanto normale da non sembrare nemmeno più odio ma solo un'opinione come un'altra. In questo l'Italia è rimasta un paese fascista.


martedì 7 maggio 2013

Coda alla vaccinara

Domenica ho preparato la coda alla vaccinara e ieri a pranzo l'abbiamo mangiata, è stata molto gradita.
 
Tra le molte ricette che circolano in rete ho scelto quella che mi sembrava andare più incontro ai miei gusti; non saprei, quindi, se quella da me preparata è la ricetta originale ma dubito, come per molti piatti, che ne esista una.
 
A mio parere è più buona se lasciata riposare 24h, riscaldata e mangiata.
 

Ingredienti : coda di manzo 1,5kg., pomodori pelati 1kg., burro 50gr., olio evo 50gr., vino bianco secco 100gr., 1 sedano di media grandezza;  pinoli 30gr., uvetta 30gr., cacao amaro 10gr., cipolla 200gr., carota 200gr., sedano 200gr., aglio 1 spicchio, prezzemolo tritato 20 gr., brodo vegetale q.b., sale e pepe q.b..
 
Preparazione : Dividere la coda in pezzi, incidendola esattamente alla giuntura delle vertebre, scottarla per circa 45’ in abbondante acqua salata in ebollizione e poi sgocciolarla.
Preparare un trito con cipolla, sedano, carota, aglio e prezzemolo. Scaldare l´olio e il burro in una casseruola di terracotta e farvi appassire dolcemente il trito di verdure.
Quando comincia a prendere colore, unire la coda rosolata e proseguire dolcemente la cottura per circa 5’.
A questo punto bagnare con il vino e lasciarlo evaporare completamente. Insaporire con sale e pepe e unire i pomodori sminuzzati. Coprire con un coperchio e proseguire la cottura, a fuoco dolce, per circa 180’.
Girare ogni 15’ i pezzi di coda e, se necessario, unire qualche cucchiaio di brodo.
Nel frattempo, mondare il sedano scartando le coste più dure e togliendo dalle altre i filamenti. Tagliarlo a bastoncini delle dimensioni di un dito mignolo, scottarlo brevemente in acqua salata in ebollizione e unirlo alla coda quando questa sarà quasi cotta e il sugo ben addensato, dopo circa 150’.
Fare ammollare l’uvetta in acqua tiepida, sgocciolarla e unirla alla coda in fine cottura. In un tegame fare imbiondire leggermente i pinoli e aggiungere anche loro alla coda. Infine aggiungere il cacao e mescolare bene.
Ancora 15’ di cottura e la coda sarà pronta.
 
Oggi per pranzo, con il sugo avanzato a cui ho aggiunto solo un pizzico di peperoncino, ho condito delle mezze penne che ho mantecato con una generosa manciata di parmigiano reggiano.
Ottime!


Buon appetito.

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