Ho finito di leggerlo la scorsa notte.
Non mi piace spoilerare, mi limiterò quindi solo qualche indicazione di massima.
Non mi piace spoilerare, mi limiterò quindi solo qualche indicazione di massima.
“Paradoxia” è un excursus sessual/tossico che copre circa vent’anni della vita di Lydia Lunch - dal suo arrivo a New York nel 1973, appena quattordicenne, fino ai primi anni '90 - e non contiene alcun riferimento alla sua carriera musicale ma solo alcune delle sue imprese di predatrice sessuale, alcolizzata e tossicodipendente.
La scrittura è scorrevole, dura e cruda ma Lydia Lunch - anche nelle descrizioni delle pratiche sessuali più estreme, alcune delle quali rasentano il vomitevole – non assume mai un tono auto compiaciuto né morboso; mette solamente a nudo, in ogni senso, tutte le sue debolezze nate dalla violenza domestica.
La scrittura è scorrevole, dura e cruda ma Lydia Lunch - anche nelle descrizioni delle pratiche sessuali più estreme, alcune delle quali rasentano il vomitevole – non assume mai un tono auto compiaciuto né morboso; mette solamente a nudo, in ogni senso, tutte le sue debolezze nate dalla violenza domestica.
Per me è un libro che vale la pena leggere.
Nessun commento:
Posta un commento