Il vero fascismo non è prendere a manganellate chi la pensa diversamente. Il vero fascismo è la normanità dell'odio; tanto normale da non sembrare nemmeno più odio ma solo un'opinione come un'altra. In questo l'Italia è rimasta un paese fascista.


giovedì 22 marzo 2012

Paul Weller - Sonik Kicks


Once upon the Modfather...

Seguo Paul Weller dai suoi esordi con The Jam, era il 1977, ho continuato a seguirlo nell’avventura popparola degli Style Council e in quella pirotecnica, ma ultimamente schizofrenica, da solista.

Nelle sue ultime prove discografiche devo purtroppo ammettere di averlo trovato in uno stato di smarrimento artistico preoccupante e “Sonik Kicks” non si discosta molto dai suoi ultimi due album anche se qualche cosa d’interessante si trova come Green il brano d’apertura con tanto di sintetizzatori recuperati in soffitta e chitarre super-freak.
L’album, però, è come il tracciato dell’elettrocardiogramma di un infartuato: brusche impennate (By The Waters, la già citata Green, la dubbosa Study In Blue) e altrettanto bruschi tonfi (The Attic, Kling I Klang, un’orrenda canzonaccia dalle pretese atmosfere brechtiane, Drifters, spagnoleggiante obbrobrio, Starlite, direttamente dai peggiori rimasugli degli anni ‘80) nel mezzo una manciata di brani senza personalità alcuna (When Your Garden’s Overground, Paperchase, Be Happy Children).

Non bastano le strizzate d’occhio al kraut-rock e le frenetiche ritmiche da gggiovane per farne un disco degno di essere acquistato e ascoltato.

Aloha.

giovedì 15 marzo 2012

Bye bye, Bert...

Bert Jansch
(Glasgow, 3 novembre 1943 - Hampstead, 5 ottobre 2011)

Influenzò artisti come Nick Drake, Jimmy Page, Neil Young solo per citare i primi tre che mi sovvengono alla mente.

Ho avuto la fortuna di vederlo in concerto al Teatro Dal Verme a Milano nel gennaio del 2009, con cortesia mi autografò "Birthday Blues" e con timidezza mi strinse la mano...

R.i.p.

martedì 13 marzo 2012

Wooden Shjips - West


Ormai in overdose da esordienti di dubbia vaglia (Anna Calvi con il suo magniloquente e sovrastimato album omonimo), da cantautrici che mi causano solo una potente narcolessia (Marissa Nadler con la sua quinta fatica discografica) e da vecchie glorie che non vogliono mollare (i Gang of Four con l'imbarazzante “Content”) ho atteso e accolto con trepidante piacere “West” il nuovo album dei Wooden Shjips.

La band di San Francisco non scopre nulla di nuovo ma cita e miscela con stile la psichedelica dei 13th Floor Elevator (Lazy Bones), il teutonico kraut-rock dei NEU! (Crossing), l’ossessività dei Black Sabbath (Black Smoke Rise), le atmosfere ipnotiche degli Spaceman 3 e dei Suicide (Flight).
Il suono, rispetto ai precedenti dischi, risulta meno lo-fi ma non per questo meno piacevole e inquietante, forse merito della nuova casa discografica, la Thrill Jokey, che ha messo a disposizione del quartetto un vero studio di registrazione.

La semplice e lineare costruzione dei brani è come sempre caratterizzata dalla chitarra satura e dalla voce filtrata di Ripley Johnson, dal groove ipnotico del basso di Dusty Jermier, dalle sonorità spaziali del Hammond di Nash Whalen e dal drumming minimale di Omar Ahsanuddin.

Aloha.

giovedì 8 marzo 2012

Sono tornato!

Dopo 211 giorni in ospedale (di cui 63 in rianimazione), 18 interventi chirurgici (con relative anestesie generali + morfina a go-go) e 51kg persi eccomi finalmente a casa.

Grazie di cuore allo staff medico/chirurgico dell'ospedale di Niguarda che mi ha salvato la pelle:
- Osvaldo Chiara
- Alfredo Fontana
- Marco Rossi Ardizzone
- Giampaolo Casella
- Carlo Maria Pozzi
- Pietro Gambitta
- Emanuele Abate
- Marco Brivio
- Valeria Rotiroti
- Anna Mariani
- Fabio Sansonna
- Stefania Cimbanassi

e a tutto lo staff infermieristico di rianimazione e chirurgia d'urgenza che in questi lunghi mesi mi ha supportato ma soprattutto sopportato.

Grazie di cuore a chi mi ha indirizzato post di conforto e d'incoraggiamento, a chi mi ha inviato sms, a chi mi ha telefonato e a chi è venuto a trovarmi in ospedale, sia a Lavagna che a Milano, anche sobbarcandosi lunghe ore di viaggio.

Aloha!