Lydia Lunch in forma sia fisica (molto dimagrita rispetto al barilotto che era solo pochi mesi fa) che vocale e gruppo (i Gallon Drunk) che non delude mai.
Gran bel concerto, misurato nei modi (niente istrionismi ma una concreta ed essenziale presenza scenica) e nei tempi (un’ora di performance bis incluso) e proprio per questo carico di tutto il marciume che la nostra cinquantaduenne, ieri sera in versione "Anna Magnani della Bowery", si porta appresso dai tempi del CBGB's e che continua ad aspergere con dedizione.
Repertorio recente in buona parte tratto dall'ottimo "Big Sexy Noise" e tributo a Lou Reed con una strepitosa versione di Kill Your Sons come bis.
Pubblico formato dai soliti (e pochi) noti.
Unica pecca l’incivile orario d’inizio del concerto: mezzanotte in punto.
Personalmente un concerto da 7.5.
Aloha.
Un concerto proprio bello bello bello!
RispondiEliminaQuesta è gente che non ci deluderà mai!