Il vero fascismo non è prendere a manganellate chi la pensa diversamente. Il vero fascismo è la normanità dell'odio; tanto normale da non sembrare nemmeno più odio ma solo un'opinione come un'altra. In questo l'Italia è rimasta un paese fascista.


giovedì 3 gennaio 2013

La regola del silenzio (The company you keep)


Sarà dura per i giudici dell’Academy Award assegnare l’Oscar 2013 per le migliori rughe. Il Trivulzio hollywoodiano composto Robert Redford, Julie Christie, Richard Jenkins e Nick Nolte si contenderà l’ambita statuetta lottando fino all’ultima zampa di gallina.
 
Detto questo, il film parte da una buona idea: quattro affiliati ai Weathermen, un gruppo di contestatori radicali che operò negli USA tra il 1969 e il 1973, si ritrovano a fare i conti con quasi quarant’anni di latitanza e vita sotto falsa identità ma, invece di analizzare bene i vari personaggi, la pellicola diretta da Redford si riduce a un classico film d’azione con l’aggravante di ben più d’uno sfondone temporale.
Sono quindi ben descritte ma per nulla approfondite le vite dei quattro Weathermen protagonisti: Redford è un avvocato che ha capito quanto fosse velleitaria la lotta rivoluzionaria, Nolte è un imprenditore che dà lavoro a ex detenuti, Jenkins è uno stimato e conosciuto professore universitario, tutti e tre “pentiti” del proprio passato e desiderosi di conservare lo status borghese raggiunto. L’unica ad avere sempre vissuto sul filo del rasoio è Julie Christie, velista e corriere di marijuana ancora convinta della bontà delle proprie idee rivoluzionarie, della lotta al sistema e alle multinazionali ma sostenuta da un cospicuo patrimonio famigliare.

A far da contorno a questo arzillo gerontocomio l’emergente Shia LaBeouf, recentemente visto in Lawless, nella parte del giovane reporter ficcanaso, una Susan Sarandon dallo sguardo sempre più spiritato, un sardonico Sam Elliott, un’incolore Anna Kendrick e uno spento Stanley Tucci.
 
Formalmente piacevole il film non ha un minimo di mordente e coinvolge poco lo spettatore, purtroppo Redford non è regista da action/thriller.
 
Aloha.

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